sci ripido |
LEGENDA |
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GIUDIZIO | |
* | sconsigliata, meglio stare a casa |
** | mediocre, ma sempre meglio che stare a casa |
*** | bella nel complesso |
**** | molto bella, assolutamente da non perdere |
***** | fantastica, una delle migliori della mia vita |
the best |
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Rappresenta il mio giudizio personale relativamente alla bellezza della discesa | |
SCALA DELLE DIFFICOLTA' PER LO
SCI ALPINISMO E LO SCI RIPIDO |
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Per lo sci alpinismo è da anni
in uso la Scala Blechére che assegna ad ogni itinerario una difficoltà di
insieme per descrivere una serie di parametri tipo la pendenza, il
dislivello, l'esposizione ed è costituita da 3 gradi: MS (medio sciatore),
BS (buon sciatore) e OS (ottimo sciatore). La scala adotta poi la lettera A
nel caso ci siano difficoltà alpinistiche (MSA, BSA, OSA). E' evidente che
tale scala non offre la possibilità di differenziare molto gli itinerari.
Nel caso dello sci ripido è completamente inutile, tutti gli itinerari
sarebbero OSA. Con il diffondersi dello sci ripido, si sono diffuse delle classificazioni arbitrarie un po' dappertutto. Una buona scala è quella pubblicata negli anni 70 dal francese Labande. Essa utilizzava 7 gradi (S1-S7) in funzione della pendenza, dell'esposizione dell'itinerario e delle condizioni eventuali della neve. Ora molto diffusa per la difficoltà puntuale in discesa è la scala proposta da Shahshahani in Francia che utilizza solo 5 gradi, ognuno dei quali suddiviso in 3 sottogradi (es. 2.1, 2.2, 2.3) tranne l'ultimo che è aperto verso l'alto (es. 5.1 -5.6). Io ho cercato di mettere insieme le due cose, cercando di fare anche un paragone con la vecchia scala Blechére e la scala UIAA: Per la difficoltà alpinistica invece ho sostituito l'indicazione "A" con la difficoltà alpinistica UIAA. Scala per la parte sciistica |
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S1 (1.1 - 1.3) |
Itinerario di scialpinismo
facile, pendenze sempre inferiori ai 30°. Pendii ampii, spesso nei boschi,
esposizione nulla, dislivelli inferiori agli 800m, rischio di valanghe
minimo. Richiesta comunque una discreta tecnica per sciare fuoripista. Equivale al grado MS (Scala Blechère) 1.1 = pendenza 25° 1.2 = pendenza 25° con tratti a 30° 1.3 = pendenza 25° con tratti a 35° |
S2 (2.1 - 2.3) |
Itinerario che presenta
pendenze un po' più ripide, ma comunque inferiori ai 35°. Pendii più
accidentati, boschi fitti, presenza pericoli oggettivi da valutare, terreno
glaciale facile. Richiesta una buona tecnica sciistica e una buona capacità
di valutazione della stabilità della neve o dei ghiacciai. Equivale al grado BS (Scala Blechère) 2.1 = pendenza 30° 2.2 = pendenza 30° con tratti a 35° 2.3 = pendenza 30° con tratti a 40° |
S3 (3.1 - 3.3) |
Itinerario che presenta
pendenze continue sui 35° con passaggi a 40-45°. Passaggi tecnici, boschi
molto fitti, qualche passaggio esposto, terreno glaciale difficile.
Richiesta una ottima tecnica sciistica e una ottima capacità di valutazione
della stabilità della neve o dei ghiacciai Equivale al grado OS (Scala Blechère) 3.1 = pendenza 35° 3.2 = pendenza 35° con tratti a 40° 3.3 = pendenza 35° con tratti a 45° |
S4 (4.1 - 4.3) |
Itinerario che presenta
pendenze continue sui 40°-45° (almeno 200 m), con passaggi fino a 50°. Pendii molto difficili, couloir stretti, terreno glaciale molto difficile e accidentato, tratti
esposti. Equivale allo sci ripido. 4.1 = pendenza 40° 4.2 = pendenza 40° con tratti a 45° 4.3 = pendenza 40° con tratti a 50° |
S5 (5.1 - 5.6) |
Itinerario che presenta
pendenze continue oltre i 45° (almeno 200 m), con passaggi fino a 60°.
Pendii continui esposti e fortemente esposti. Richiesta una
perfetta tecnica e un'ottima preparazione fisica e mentale. Equivale allo sci estremo. La scala è aperta verso l'alto 5.1 = pendenza 45° 5.2 = pendenza 45° con tratti a 50° 5.3 = pendenza 45° con tratti a 55° 5.4 = pendenza 50° 5.5 = pendenza 50° con tratti a 55° 5.6 = pendenza 50° con tratti a 60° |
Scala per la parte alpinistica o di salita | |
E | Escursionismo |
F | Alpinismo facile |
PD | Alpinismo poco difficile |
AD | Alpinismo abbastanza difficile |
D | Alpinismo difficile |
Esposizione |
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E1 | L'esposizione è quella data dalla ripidità del pendio. Non ci sono grandi ostacoli, a parte qualche albero o sasso. Il rischio di ferirsi è comunque importante in caso di neve dura o ghiacciata |
E2 | All'esposizione si aggiungono ostacoli sull'asse del pendio che potrebbe provocare ferite in caso di caduta. Fanno parte di questa categoria la maggior parte dei couloirs. |
E3 | Presenza di un salto roccioso o ghiaciale sull'asse del pendio. In caso di caduta la morte è probabile. Fanno parte di questa categoria i couloirs molto tortuosi. |
E4 | Presenza di numerosi salti rocciosi, pareti molto alte. In caso di caduta la morte è certa. |
Pendenza / dislivello | La pendenza e il dislivello indicati si riferiscono alla parte più impegnativa |
esempio | S4 (PD/4.3), E2, 40-45°/500m Itinerario di sci ripido con difficoltà sciistiche di 4.3 (pendii mediamente a 40° con tratti a 50°), parte alpinistica poco difficile, esposizione 2 (ostacoli sull'asse del pendio), le pendenze chiave sono tra i 40-45° su 500 metri |