Diving
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Le possibilità per fare splendide
immersioni in Nuova Caledonia sono praticamente infinite. Essendoci 1600
km di reef tutt'intorno all'isola, la laguna offre moltissimi luoghi facilmente
raggiungibili in ogni direzione. A sud ovest tra Nouméa e Bourail
ci sono alcuni relitti e i grandi passi nella barriera dove è frequente
incontrare pesci grossi come squali, delfini e in inverno balene. A nord est, tra Poindimiè
e Hienghène si trova la zona più selvaggia, meno frequentata,
la barriera è talvolta a pochi metri dalla costa ed è possibile
fare delle immersioni anche senza barca. Sulle isole invece l'acqua è
più limpida, siamo lontani dalla costa della Grande Terre. Qui
ho visto le gorgonie e i coralli più spettacolari.
Il periodo tra Giugno e Dicembre
(inverno e primavera australe) è quello migliore per quanto riguarda
la visibilità, è la stagione più secca. L'acqua è
intorno ai 21 °C, portate una 5 mm. La stagione delle piogge comincia
invece a fine Dicembre e dura fino ad Aprile -Maggio. L'acqua è
più torbida, in compenso la temperatura dell'acqua arriva a Gennaio
a 30 °C ! Una 3 mm va benissimo, ma anche una maglietta
di cotone va bene lo stesso se non si scende molto in profondità.
La maggior parte delle immersioni in laguna e sul reef sono comunque tra
i 18 e i 30 m.
Di pericoli non ce ne sono molti.
Il maggiore è senza dubbio quello degli squali. Ogni anno 1 o 2
pescatori subacquei ci lasciano le penne. L'anno scorso è capitato
ad un fotografo subacqueo. Un altro animale a cui bisogna fare attenzione
è il Tricot Rayè, un serpente molto comune intorno a Nouméa
e a Ouvea; il suo veleno è 5 volte più potente di quello
del cobra ma solitamente, se non viene disturbato, è inoffensivo.
Per chi ama i cetacei, delfini, dugong (o vacca di mare) e balene non sono difficili da avvistare. Un giorno, tra l'altro proprio l'ultimo giorno prima di partire per sempre dall'isola, durante un'escursione in barca un gruppo di una decina di delfini ha giocato con la nostra barca per almeno un'ora
!! Nuotavano davanti alla prua a pochi centimetri dai nostri piedi
fischiando. Forse era il loro saluto... è stato indimenticabile. I dugong è facile avvistarli anche nella baia di Nouméa. Le balene invece fanno la loro comparsa a luglio e agosto. Vengono qui per svezzare i loro piccoli per poi ritornare nei mari antartici.
Conviene noleggiare una barca a vela e passare una giornata in loro
compagnia.
Per più di informazioni vi
consiglio:
P. Larue, Plonger en Nouvelle-Calédonie, Savannah Editions
Una guida completa sui siti dell'isola
New Caledonia, Lonely Planet
la più aggiornata per gli indirizzi dei diving.
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I due pericoli della Nuova Caledonia, il Tricot Rayé e lo squalo.
Nella foto un quasi inoffensivo pinna nera, molto frequente vicino alla
barriera. Vicino ai passi invece capita di incontrare i più pericolosi
squali martello e lo squalo bianco (quest'ultimo per fortuna non ho mai
avuto l'onore). Sotto delfini giocano con noi nella laguna. Più sotto
due avvistamenti di balene durante l'inverno. |
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Nei dintorni di Nouméa si possono fare ottime immersioni sugli isolotti a meno di un miglio dalla città
(Ilot aux Canards, Ilot Maitre, Ilot Casy), oppure sulla barriera che dista 2-3 miglia. Interessanti sono i
passi (Passe de Dumbea, Passe de Boulari), ossia i punti dove la barriera si interrompe. Qui le forti correnti
sono fonte di cibo che attirano banchi di pesci e squali.
In senso orario: una madrepora gigantesca di 5 metri di diametro alla Passe de Dumbea, Chromis in cerca di rifugio
in un'Acropora sui fondali di Nouméa, un Pesce Ago in compagnia di una Oloturia variopinta
alla Passe de Boulari, un polpo a Nouméa |
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Al Fonti Reef di Hienghène è bello immergersi nei canyon e nelle grotte formate dalla roccia vulcanica. Le gorgonie abbondano. L'unico problema che qui spesso l'acqua è torbida, ma dipende molto dal vento e dalle correnti.
L'unico diving disponibile è il Koulnoè Diving Centre al Club Med. Molto preciso, alla svizzera. Lo potete trovare anche su
www.multimania.com/koulnoe
Sotto una ciprea bianco perla coperta dal suo mantello nero intenta
a mangiare il corallo e a destra una coppia di Pesci Falco dal Muso
Lungo si mimetizza tra i rami di una gorgonia. |
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Sopra un pesce pagliaccio, a destra un pesce scatola ch enuota goffamente tra i coralli. Sotto un pesce leone, a destra un piccolissimo ghozzo di fuoco |
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L'attrazione delle immersioni a Lifou sono i coralli e le gorgonie che
crescono abbondanti lungo il reef e le sue coste. Qui è molto importante
quindi andarci quando l'acqua è limpida e cioè da aprile a settembre.
Le immersioni al Shoji Reef sono le più belle che ho mai fatto.
All'Arch due patate enormi di coralli sono unite da un arco tappezzato
di gorgonie e a Tomoko le grotte sono delle composizioni uniche di alcionari
e gorgonie. Da non mancare anche il Gorgon Reef.
A Lifou non avete molta scelta per il diving. Attualmente ce n'è
solo uno, a Easo, vi do gli estremi: Lifou Fun Dive (tel 450275)
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In presenza di correnti ricche
di nutrienti gli Alcionari si gonfiano d'acqua (foto a destra). Sotto
gorgonie di tutte le taglie e colori. A destra in basso una gorgonia del
genere Juncella, detta frusta di mare. |
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E' il classico atollo del pacifico, spiagge
infinite di un bianco accecante e acqua color turchese. Le immersioni
offrono incontri frequenti con grossi pesci. Nelle Pleiadi del Sud, le isole che circondano
la parte meridionale dell'atollo di Ouvéa, é frequente imbattersi
in qualche manta che viene a grattarsi la pancia sulle patate di coralli.
Facili sono anche gli incontri con gli squali, soprattutto squali grigi,
squali leopardo e squali nutrice. A settembre con un po' di fortuna é
possibile fare le immersioni con le balene.... per ora rimane un sogno!!
Per immergervi, o cercate il capo
tribù, fate la côtume e cercate di ottenere il permesso,
o chiamate più semplicemente Denis, un tipo simpaticissimo che
gestisce l'unico diving disponibile sull'isola (Ouvéa Plongée,
tel. 450990, ouveaplongee@raid-ngatahi.nc).
A destra uno squalo nutrice dorme riparato dagli scogli. Sotto una sequenza di un passaggio di una manta |
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Qui sotto un incontro con
una tartaruga che non aveva nessuna voglia di spostarsi; ci siamo fotografati
tutti e quindi l'abbiamo lasciata la, tranquilla sui suoi coralli. Peccato
che in questa immersione il mio flash non abbia funzionato. A destra uno
squalo leopardo |
L'Isola dei Pini
offre delle discrete immersioni nella zona a nord
ovest, in particolare intorno alla Passe de Ngié.
La Vallee des Gorgones, le Jardin d'Eden, le Grand Canyon sono tra le
più belle immersioni che si possono fare e i nomi vi rendono già
abbastanza l'idea. Forse un po' affollato in certi periodi.
L'unico diving dell'isola è
il Kunie Scuba Center di Nicodemé Kovathe, Nico per gli amici,
un locale simpaticissimo e una sicurezza in mare. (kuniescuba@canl.nc,
tel. 461122)
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