Di isola in isola nelle Mamanuca's Islands.
Caldo e Aurélie.
21 - 30 Dicembre 2003
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Bula ! Vuol dire Ciao, Salute, letteralmente
Vita, é la parola chiave per essere i benvenuti e per conoscere
uno dei più sorridenti e gentili popoli della Terra. E' bello vedere
i bimbi che ti salutano urlando dai loro villaggi al tuo passaggio. Tuttavia
gli abitanti di questo arcipelago erano temuti nel passato per essere
dei feroci guerrieri e il cannibalismo é scomparso solo 100 anni
fa. La popolazione fijiana indigena, di origine melanesiana, abita soprattutto
nelle piccole isole e nei villaggi nelle campagne.
Le città sono invece abitate da indo-fijiani, discendenti dai lavoratori
indiani impiegati al tempo della colonizzazione britannica nella coltivazione
della canna da zucchero. Le due comunità sono chiaramente separate
ed una certa tensione sia sociale che politica é visibile in tutto
il paese ed é la causa che ha provocato i due recenti colpi di
stato, uno nel 1997 e uno nel 2000.
Le Fiji sono formate da due
grosse isole montagnose, Viti Levu e Vanua Levu più una serie di
isolotti paradisiaci sparsi qua e là. L'estate australe é
la stagione umida e le due isole sono invase da temporali ogni giorno,
mentre le isole intorno sono sempre soleggiate. Noi dunque abbiamo deciso
di evitare le due grandi isole e di restare "solamente" sugli
isolotti.... si, si, quelli paradisiaci appunto.
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Un isola del gruppo
delle Mamanuca's
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Oarsman Bay - Isola di Nacula
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Siamo atterrati a Nadi
sull'isola di Viti Levu.
La città é il miglior posto per organizzarvi, soprattutto
il Nadi Bay Hotel (tel. 6723599), una sorta di ostello tropicale con tanto
di piscina, gestito da gente simpaticissima e ricco di persone in grado
di fornirvi le più aggiornate informazioni. Da Nadi prendiamo il Yasawa Flyer
(the yellow boat), un catamarano che collega tutte le isole del gruppo
Yasawa e su cui si puo direttamente
prenotare l'alloggio sull'isola di destinazione, un ottimo servizio per
chi non vuole restare sempre nelllo stesso posto.
Arriviamo sull'
Isola di Nacula, all' Oarsman Bay Lodge,
un magnifico e semplice resort posto lungo una meravigliosa spiaggia bianca.
Ci attendono con un bel cocktail tropicale..., il
"bure" (leggi capanna) dove alloggiamo é idilliaco e
c'é anche l'amaca a due piazze... é la
prima volta che faccio una vacanza cosi... ma tanto tanto non mi dispiace.
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Un giorno andiamo in barca sull'
Isola Nanuya Lailai,é dove hanno girato Laguna
Blu con Brooke Shields... non male (la laguna) anche se onestamente me
la ricordavo meglio (parlo sempre della laguna!). |
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Immagini dell'Isola Nanuya Lailai. Vi fate
accompagnare in barca per godervi una giornata in piena solitudine |
Sempre a Nanuya Lailai abbiamo potuto assistere al "Fishing
drive", la pesca locale. Un centinaio di uomini camminano sulla barriera
(addio coralli !!) formando un cerchio di circa 200 m di diametro
tenendo in mano una rete di foglie di cocco intrecciata. Mano a mano il
cerchio si stringe intrappolando al centro della rete il pesce. Tutta
l'operazione dura dal mattino alla sera !!
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Ripartiamo dopo qualche giorno per qualche isola del sud. Ci piace l'Isola di Waya. Una sottile striscia di sabbia bianca la collega alla vicina isola di Wayasewa e proprio là c'é un piccolo resort. Ci danno l'OK per scendere. Il posto é incantevole (ma comincio a ripetermi), troviamo una coppia di modelli venuti a riposarsi romanticamente, non c'é nessun altro. A cena riso, pesce, papaya e ananas... é la
nostra cena di Natale. |
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Il giorno di Natale
andiamo a fare un trekking perlustrativo nell'isola. Attraversiamo il villaggio
di Natawa; la gente ci accoglie gentilissima con i loro "bula bula
!!" e ci accompagnano dove il sentiero lascia le ultime case. Nella
foresta ci sono manghi a volontà, sono dolcissimi. Intravedo delle
belle montagne di calcare nero all'interno e convinco Aurélie per
inerpicarci tra l'erba alta alla ricerca di un sentiero per arrivarci. Ci
vorrebbe un macete. Passiamo alcuni campi di sterpaglie e manioca, quindi
entriamo dentro una foresta inestricabile. Nonostante il terrore di Aurélie
per i ragni riusciamo ad avanzare e a raggiungere la cima. Cerchiamo il
modo di scendere dall'altra parte ma la foresta é troppo fitta e...
i ragni troppo grossi... ok ok torniamo indietro... é Natale dopotutto.
Ritornati al villaggio la gente é uscita dalle loro case dove hanno
festeggiato il Natale e il capo Fallah ci accoglie con un benvenuto invitandoci
alla sua casa per bere del thé e gustare alcune torte di ginger.
Verso il tramonto ripartiamo per il nostro romantico resort.
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Sopra il Sunset Resort sull'Isola di Waya. Sotto alcune immagini
dell'interno dell'isola. Non appena si esce dai resort turistici si
scoprono i villaggi e la gente locale |
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Aurelie e Caldo in tenuta fijiana. Sotto ritornando in Nuova
Caledonia (dove abitiamo) sorvoliamo le barriere coralline e le ultime
isole delle Mamanuca Islands |
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