Alpi Lepontine

 

Gruppo del Monte Leone

Monte Leone, 3553m
dal Passo del Sempione. S2 (PD+/2.2), E1, disl. 1700m, esp. NW****

Informazioni: E' la cima più alta delle Lepontine e rappresenta la gita più famosa.
Dal piazzale dell'Hotel Kulm (poco oltre l'Ospizio), si traversa verso sinistra in direzione E su sentiero passando sotto la bastionata dell'Hubschorn facendo un ripido traverso (neve sicura, altrimenti è possibile attraversare più sotto), quindi si risale verso SE in direzione del Homattupass. A q. 2800 prendere in direzione E piede sull Homattugletscher che si risale completamente fino al Breithornpass (3355m). A destra la cresta nevosa che porta al Breithorn. Si scende in traversata sui vasti pianori del Alpjergletscher perdendo circa un centinaio di metri di dislivello per raggiungere poi la cresta S del Monte Leone in corrispondenza di un evidente intaglio. Lasciare gli sci a quota 3320m poco sotto la cresta S. Salire lungo la cresta con qualche passaggio roccioso. La parte finale nevosa puo essere esposta e ripida. Ritorno per l'itinerario di salita.


Breithorn, 3436m
per il Canale NW dal Passo del Sempione. S3 (F/3.3), E2, disl. 1430m, esp. NW ****

Informazioni: Dal piazzale dell'Hotel Kulm (poco oltre l'Ospizio), si traversa verso sinistra in direzione E su sentiero passando sotto la bastionata dell'Hubschorn facendo un ripido traverso (neve sicura, altrimenti è possibile attraversare più sotto), quindi si risale verso SE in direzione del Homattupass. A q. 2800 prendere in direzione E piede sull Homattugletscher. La via normale al Breithorn passa dal Breithornpass visibile dritto in fondo. Per il canale NW bisogna piegare decisamente a destra puntando alla parete W del Breithorn. Risalire il primo canale 300m a destra rispetto al Breithornpass (100 m a 40-45°), che sbuca su un colletto tra la punta 3401m a sinistra e il Breithorn Centrale a destra. Per facile cresta nevosa in vetta. Discesa per lo stesso itinerario.


 

Spitzhornli, 2737 m
da Ospizio Sempione. S1 (E/1.1), E1, disl. 730m, esp. SE **

Informazioni: Facile gita priva di pericoli su pendii aperti.
Salire in direz. WNW seguendo la valle che porta alla cima.

 

Mäderhorn, 2852 m
da Rothwald per Bodmertälli. S2 (PD/2.3), E1, disl. 1240m, esp. NW ****

Informazioni: Bella gita con tratto iniziale nel bosco non lontano dallo skilift di Rothwald (non da fastidio), grandi bei pendii centrali e un breve tratto ripido finale. Panaroma d'eccezione
Da Rothwald (fermata bus, skilift) salire nel bosco in direz. SE stando sulla sinistra dello skilift. Arrivati alla stazione superiore a 2231m continuare nel vallone stando sulla destra salendo si passa in uno stretto canale e sempre stando nel canalone di destra salire un ultimo tratto ripido (150 m) fino alla cresta sommitale (rampanti necessari). A sinistra salendo la cima. Discesa per il medesimo itinerario. Sui siti si legge di una difficoltà di 3.2, secondo me ci si riferisce al canale NW che c'è sulla sinistra scendendo dalla cresta e parallelo alla Bodmertälli. Grande panorama sulla nord del Monte Leone, il Breithorn e a nord l'Oberland e il Bietschorn.


 

Cima di Valtendra, 2693
da San Domenico (Val Divedro, VB). S2 (F/2.3), E1, disl. 720m, esp. SW ***

Informazioni: Da Varzo salire con l'auto fino a San Domenico. Con gli impianti risalire fino all'Alpe Ciamporino (1975m), poi in direzione NE per facili pendii fino a prendere uno dei canalini che scendono dalla cresta SE del Valtendra (+ sono a sx + sono ripidi). Salire quindi in cresta fino alla cima.


 

Punta Valgrande, canale NE, 2660 m
da San Domenico (Val Divedro, VB). S4 (F/4.2), E2, 40° su 300m con brevi tratti a 45° esposti. Disl. 1430 m, esp. NE *****

Informazioni: Un canale dolomitico, un gioiello invisibile fino all'ultimo, con pendenze regolari intorno ai 40° e una parte molto stretta più ripida.
Da S. Domenico continuare lungo la valle sulla strada che scende a Ponte Campo 1320 m (non mettere le pelli al parcheggio). Qui attraversare il torrente Cairasca su un ponticello e salire a sinistra all'Alpe Vallè (1800 m) per il sentiero o carrareccia. Da qui il vallone si apre e si sale su pendenze inferiori passando per l'Alpe Stalletto a 1829 m. Portarsi ai piedi del conoide del canale E di Punta Valgrande 2060 m). Il conoide porta a due canali, il primo a destra più largo e meno ripido prende il sole nella parta alta e soprattutto le pareti alla sua sinistra salendo (occchio). Quello a sinistra é più ripido e molto più stretto tanto che fino all'entrata nel canale non si pensa sia sciabile. Salire sci in spalla da quota 2300 m e percorrerlo fino alla fine. Uscire sulla spalla nevosa sulla sinistra che si trova a destra della quota 2660 m. E' possibile, qualche metro prima di giungere al colle, proseguire verso destra su un canalino non sciabile che raggiunge una selletta poco più in alto. Le pendenze viaggiano tra i 35 e i 40° con due parti strette con brevi salti rocciosi a 45° dove si riesce a fatica a passare con gli sci (largh 2m).


 

Seehorn, 2439m
da Gaby (Val Divedro, VB). S1 (E/1.3), E1, disl. 1150m, esp. W **

Informazioni: Dal tornante dopo Gabi, attraversare il torrente, entrare nel bosco seguendo una mulattiera fino a quando questa vi porta sull adx orografica della valle. Continuare a salire seguendo i numerosi masi lungo la valle fino al pendio finale da affrontare vs dx salendo (solo con neve sicura, ripido), quindi in vetta.

 

 

Pizzo Cervandone, 3210
salita per il Canale Ferrari e discesa per parete NW
da Alpe Devero (VB). S3 (PD/3.2), E2, disl. 1570m, esp. NE-NW *****

Informazioni: Gita completa molto bella con neve spesso polverosa.
Dall'Alpe Devero attraversare il bel bosco per imboccare la Valle della Rossa. Salire i ripidi pendii (attenzione solo con nevi assestate) e a q. 2200m risalire la morena a sx e quindi il ghiacciaio fino all'attacco del canalino. Salire il Canale (PD, 45°) fino al colletto. Quindi risalire sulla sx i pendii che scendono dal cervandone e percorrere l'ultimo tratto su roccia un po' marcia (PD). Discesa: scendere il ripido pendio a NW in traverso per risalire alla punta 3112m. Da qui scendere al Passo Marani tra la q. 3108 e la q. 3087. Da qui scendere il ghiacciaio sotto la Punta Marani per scendere ai Piani della Rossa e quindi all'Alpe Devero.

 

 

Pizzo Bandiera, 2817m
da Alpe Devero (VB). S2 (E/2.2), E1, disl. 1120m, esp. NE-S ****

Informazioni: Gita molto bella con neve spesso polverosa.
Dall'Alpe Devero attraversare il bel bosco per imboccare la Valle della Rossa. Salire i ripidi pendii (attenzione solo con nevi assestate) e a q. 2200m risalire e quindi puntare al colle tra il Cervandone e il Bandiera. Da qui su cresta nevosa in cima. Con nevi assestate è possibile sciare la pala NE della cima e quindi scendere ai Piani della Rossa e quindi all'Alpe Devero.

 

Passo di Crampiolo, 2553m
in traversata con salita al Passo della Rossa e discesa per la Val Deserta
da Alpe Devero (VB). S2 (PD/2.3), E1, disl. 11O0m, esp. S-W-NE ****

Informazioni: Giro ad anello molto bello e vario, lontano dalle folle del Pizzo Bandiera, richiede neve sicura.
Dall'Alpe Devero attraversare il bel bosco per imboccare la Valle della Rossa. Salire i ripidi pendii (attenzione solo con nevi assestate) del canalone della Rossa e arrivare ai Piani della Rossa. A q.2050 salire il canalone a destra fino a q.2140 e quindi traversare a sinistra puntando all'isolotto roccioso (q.2300) sotto all'intaglio a quota 2392 che si raggiunge a piedi (100 m a 45°, picca e ramponi necessari). Da qui proseguire in direzione N la conca verso il Passo della Rossa (q.2474). Qui o traversare verso NE stando sulla quota 2500 o come abbiamo fatto noi rissalire i ripidi pendii in direzione SE per poi traversare sui pendii superiori meno ripidi e meno insidiosi quindi raggiungere il Passo di Crampiolo alla stessa quota. Discesa per il vallone bellissimo che porta all'Alpe Valdeserta. Da qui raggiungere il Lago di Devero, Alpe Crampiolo e Alpe devero con qualche racchettata.


 

 

Bocchetta Stange, 2369m
Canalone NE
da Alpe Devero (VB). S3 (E/3.3), E1, disl. 740m, esp. S poi NE ***

Informazioni: Corto giro ad anello, ideale per un veloce canale in poco tempo, senza pericoli, necessaria neve sicura nel canale. Canalone sui 40° all'inizio, poi 30-35°.
Dall'Alpe Devero attraversare il bel bosco per imboccare la Valle della Rossa. Salire i ripidi pendii (attenzione solo con nevi assestate) del canalone della Rossa e arrivare ai Piani della Rossa. A q.2050 salire i pendii e continuare in direzione E fino alla Bocchetta Stange a q. 2369m.
Scendere il canalone NE che porta alla diga, piegare a destra verso q.1900 per prendere i boschetti che portano a Crampiolo. quindi scendere per la strada lungo il Torrente Devero che porta all'Alpe Devero.


 

Monte Cazzola, 2330m
da Alpe Devero (VB). S1 (E/1.2), E1, disl. 700m, esp. N **

Informazioni: Gita facile facile e supersicura adatta a principianti e in caso di pericolo forte. Presenta molti tratti nel bosco, frequentata da scialpinisti che la fanno piu volte al giorno scendendo dalla pista a sinistra dell’itinerario di salita.
Dal parcheggio dell’Alpe Devero si entra nel paese e si gira a sinistra nei pressi di una chiesetta (località Ai Ponti) e si prende la direzione degli impianti di risalita. Prima di raggiungere gli impianti si traversa un ponte a destra e si prosegue dritti verso un gruppo di case (Piedimonte). Qui si gira a sinistra entrando nel bosco che si risale per tornanti (segnavia biancorossi) seguendo il piccolo torrente. Quando il bosco si dirada si raggiunge un pianoro con qualche casa (Alpe Misanco, 1907). Da qui si sale in direzione sud e avendo sulla destra la dorsale NE del Monte Cazzola. Una volta la pendenza diminuisce si prosegue sull’ampia dorsale verso destra, dove un ultimo pendio conduce sulla calotta del Monte Cazzola (croce).
Discesa per l’itinerario di salita, altrimenti si continua sulla dorsale in direzione degli impianti e si scende lungo la pista



Gruppo del San Gottardo

Pazolastock, 2739 m
da Oberalppass. S1 (E / 2.1), E1, disl 700 m (1300m discesa), esp. NE***

Informazioni:da Andermatt si prende il treno fino a Oberalppass. Risalire i pendii del Pazola in direz SW fino a giungere alla cresta a q. 2600 poi in vetta. Discesa si può scendere per la via di salita o altrimenti se le condizioni di neve sono sicure scendere dalla vetta lungo la cresta per un centinaio di metri e poi scendere in direzione W verso Pazoalstafeli. Discesa molto remunerativa fino ad Andermatt.


 

 

Stotzigen Firsten, 2745m
da Realp - S1 (E/1.1), E1, disl. 1210m, esp NE ***

Laegenden Firsten, 2541 m
da Realp - S1 (E/1.1), E1, disl. 1010m, esp. NE **

Informazioni:
Gite tranquille in cresta. Ideale dopo un'abbondante nevicata.
Dalla stazione della ferrovia di Realp, si segue la ferrovia fino al ponte che passa il torrente Furkareuss, attraversarlo, quindi seguire la strada per due tornanti. Qui salire sulla dx in corrsipondenza di alcune baite e guadagnare la cresta. Passare una baita e prendere una piccola valle che porta alla prima cima del Laegenden Firsten (disl. 1000m). Proseguendo in piano si raggiunge una pala triangolare che termina alla cima dello Stotzigen


 

 

Talligrat, 2748 m
da Realp. S1 (E / 1.2), E1, disl 1210 m, esp. NNE ***

Informazioni: variante molto meno affollata dello Stotzigen. Pendii un tantino piu ripidi e un po meno intuitivo il percorso. Per la più parte esposta a nord.
Da Realp, imboccare la strada parallela alla ferrovia e attraversare i binari, quindi prendere la strada per la Rotondohütte. Ad un cero punto i cartelli indicano due alternative, con neve sicura a destra lungo l'itinerario estivo (Sommerweg ), altrimenti a sinistra lungo l’itinerario invernale (Winterweg). A quota 1990 prima di Oberchaseren, scendere a destra e salire nella valletta i pendii a destra che portano a Stelliboden. Da qui si sale direttamente a sx per vallette e dossi, su percorso non obbligato fino alla facile cresta nevosa finale che porta all’ometto di vetta.


 

 

Rottalinhorn, 2912 m
da Realp, S2 (E, 2.2), E1, disl. 1370m, esp. N-NE ***

Informazioni:bella,gita su pendii molto sciabili, spesso frequentata, ma meno del Tallingrat. In caso di nebbia difficolta di orientamento.
Da Realp, imboccare la strada parallela alla ferrovia e attraversare i binari, quindi prendere la strada per la Rotondohütte. Ad un cero punto i cartelli indicano due alternative, con neve sicura a destra lungo l'itinerario estivo (Sommerweg ), altrimenti a sinistra lungo l’itinerario invernale (Winterweg). A quota 1990 prima di Oberchaseren, scendere a destra e salire nella valletta i pendii a destra che portano a Stelliboden. Da qui salire a sinistra per vallette e dossi, passare sotto il pendio che porta alla vetta del Tälligrat e, perdendo leggermente quota, puntare alla selletta che da accesso alla cresta che porta alla vetta. Discesa : possibile scendere la bella parete est (35°) o in caso le condizioni non lo consentono ritornare per il percorso di salita
Traccia GPX


 

Pizzo Lucendro, 2963 m
Parete NW. Da Realp, da Realp, S3 (F, 3.3), E2, disl. 1420m, esp NW ***

Informazioni:variante ripida del Lucendro, lungo avvivcinamento su strada ma pendii finali molto belli. Parete finale da affrontare con condizioni sicure.
Da Realp, imboccare la strada parallela alla ferrovia e attraversare i binari, quindi prendere la strada per la Rotondohütte. Ad un cero punto i cartelli indicano due alternative, con neve sicura a destra lungo l'itinerario estivo (Sommerweg ), altrimenti a sinistra lungo l’itinerario invernale (Winterweg). A quota 1990 in corrispondenza di una costruzione in cemento continuare diritto su terreno pianeggiante, oltrepassare la deviazione per la Rotondohutte e salire verso SE su pendii piu ripidi. Sotto la cima se le condizioni non sono sicure continuare lungo la bocchetta (2800 m circa) per raggiungere la cima da est. Altrimenti salire i ripidi pendii sotto la cima puntando verso un canale piu a sinistra. Salire gli ultimi 50 m sci in spalla fino alla cresta N quindi in cima.
Discesa: per l'itinerario di salita
Traccia GPX


 

 

Gross Muttenhorn, 3099 m
Traversata da Realp a Oberwald per la Gerental, S2 (PD+, 2.2), E2, disl. 2000m, esp NW-NE****

Informazioni:splendida traversata su pendii mai ripidi con una bella cresta con qualche passaggio di II. I pendii di discesa dalla cima richiedono neve sicura.
Da Realp, imboccare la strada parallela alla ferrovia e attraversare i binari, quindi prendere la strada per la Rotondohütte. Ad un cero punto i cartelli indicano due alternative, con neve sicura a destra lungo l'itinerario estivo (Sommerweg ), altrimenti a sinistra lungo l’itinerario invernale (Winterweg). A quota 1990 in corrispondenza di una costruzione in cemento continuare diritto su terreno pianeggiante e alle casette prendere a destra per la Rotondohutte (col corso SA2 abbiamo pernottato li, 2569m). Dal rifugio seguire in direzione SW fino al Leckipass (2892m). Scendere sul Muttengletscher su pendii facili in direzione NW fino a quota 2440m e risalire l'ampio canale in direzione WSW per 500m fino al colle (2986m). Da qui togliere gli sci e salire la cresta a destra (PD+) che offre qualche saltino di II nella parte bassa, poi più facile in alto. Dalla cima scendere dalla parte opposta fino a dove si riesce a mettere gli sci (3000m) e scendere in direzione S verso la Gerental. Nella strettoia possibile a seconda dell'innevamento stare alti a sinistra oppure possibile scendere nel budello ove scorre il torrente. Percorrere con qualche sali-scendi la Gerental fino a Oberwald dove si prende il treno fino a Realp.
Traccia GPX



Piz Lai Blau, 2961 m
da Passo Lucomagno. S3 (E / 3.3), E2, disl 1060 m, esp. SE ***

Informazioni:
Dalla diga del Passo del Lucomagno si sale lungo i pendii che portano alla cresta SE che scende dalla quota 2759 passando per gli Stablets. Quando la cresta non consente più di proseguire, a ca. 2500m di quota attraversare vs N oltrepassando due canaloni ripidi e passando un costone che scende fino a 2600m fino ad incontrare un valloncello che sale in direzione WNW fino a raggiungere il vallone glaciale che scende dal Piz Lai Blau. Salire la cresta fino in cima. Il percorso fin qui è un S1 se si scegli di tonare dalla stessa parte. Molto remunerativo scendere dal canale che si prende direttamente dalla cima in direzione SSE, 40-45° pe i primi 10 m poi sui 35° fino al fondo. Richiede condizioni di neve assolutamente sicure. Dal piano a q. 2458 tenere la sx per scendere dai pendii degli Stablet.


 

 

Piz Cazirauns, 2934 m
Da Val (Disentis), S3 (E, 3.1), E1, disl. 1800m, esp.NE ****

Informazioni: gita con lungo sviluppo e dislivello in una valle molto poco frequentata. Eravamo da soli con traccia da battere. La parte finale ha pendii ripidi che richiedono neve sicura. La parte mediana un po piatta quindi non molto sciabile.
Da Val si segue in direzione S la strada che va a Tenigerbad; giunti all’edificio dei Bagni si risalgono i pendii in direzione SW fino ad incontrare una stradina che porta in direzione est in Val Vallesa e raggiungere Vallesa Sut (1669m). Si continua per terreno aperto in direzione S su terreno pianeggiante fino a quota 1800 m. Rimanere sul lato sinistro orografico della valle in direzione SW passando sotto una barra rocciosa sulla destra fino a circa quota 2200 m e quindi risalire il pendio che porta a 2400 m. Proseguire in direzione SW per giungere ad un pianoro con dei massi e una valletta che in direzione sud entra nella valletta che passa sotto la parete del Piz Miez. Salire la valletta e prima di arrivare alla forcella che separa la Denter Corns e il Piz Cazirauns, effettuare un traverso in direzione NW per accedere al pendio finale a sinistra esposto a S. Dalla cresta si raggiunge sci ai piedi. Discesa Come da itinerario di salita oppure scendere i pendii a destra indicati dalla CNS (necessaria qualche racchettata)
Traccia GPX


 

 

Piz Cavradi, 2612 m
da Tschamut (Sedrun, Disentis). S2 (E / 2.2), E1, disl 1020 m, esp. N ***

Informazioni: salita evidente e pianeggiante lungo le paline fino al rifugio, salita esposta a S su pendii più ripidi. Discesa ad anello di soddisfazione con qualche tratto sui 35°.
Dopo Tschamut parcheggiare l'auto alla fine della strada che va all'Oberalpass (chiuso per neve). Percorrerla fino ad incontrare il bivio a quota 1831m, continuare a sinistra sulla strada fino alle casette di Millez a quota 1858m quindi salire i pendii a destra fino a superare il dosso di Tgatlems quotato 1950 m, piegare in piano verso S seguendo le paline e l'evidente valletta. Sempre su terreno pianeggiante continuare con percorso a S evitando le barre rocciose e raggiungere la Camona da Maighels a quota 2314 m (l'itinerario è segnalato permanentemente con delle paline). Dal rifugio salire in direzione N, aggirare le rocce a destra e raggiungere la cima a 2612m.
Discesa: per la salita oppure molto meglio scendere con un percorso ad anello verso N. In questo cqso portarsi alla cima NE più a destra (2614m) e scendere in direzione ENE per affacciarsi quindi sul pendio N. Scendere il pendio (100m a 35°) fino a quota 2380m. Con cresta innevata scendere la cresta NNE denominata Crap Marsch fino a quota 2000 m circa e scendere verso sinistra incrociando la stradina che arriva da Millez. Oppure, come abbiamo fatto noi, scendere dal canale a sinistra che parte da quota 2380m fino in fondo incrociando la stradina suddetta. Da qui riprendere le tracce di salita raccheytando un po' o meglio proseguire a destra verso il fondovalle e Tschamut.
Traccia GPX


 

Piz Maler, 2790 m
da Surrein (Sedrun, Disentis). S2 (F / 2.2), E1, disl 1700 m, esp. NE-N ***

Informazioni:
Per me si potrebbe anche chiamare Illusion Peak. E' la tipica gita che sembra si sia sempre arrivati ed invece è sempre dietro. Gita abbastnza sicura se si percorre la cresta e la via di salita. Offre pero una discesa spettacolare se si scende per la Val Nual.
Da Sedrun, prendere la strada che scende al sentiero e porta a Surrein. Posteggiare l'auto dopo il ponte prima del paese (possibilità di parcheggio sulla sx). Risalire i prati sulla sinistra del paese, tagliando varie volte una stradina, si incrocia un sentiero che sale verso destra, passa di fianco un fienile ed entra nel bosco. Seguendo il facile sentiero si raggiunge Tgom (1913m) da dove passa la funivia che serve la diga del Lai da Nalps. Si prosegue ora in modo inequivocabile in direzione SW lungo la dorsale che porta a due risalti (che danno l'illusione di essere arrivati), il primo a 2200 e il secondo a 2387 (Nual). Si continua sempre nella stessa direzione sino a Garvers dil Tgom (2489m). Da qui si scende per un centinaio di metri di dislivello per entrare nell'alta val Nual. Si prosegue ora tra valloncelli e dossi sempre verso SW raggiungendo il punto 2711, qui si traversa la cresta sci ai piedi fino alla base delle cresta NW del Piz Maler dove si tolgono gli sci. Si salgono a piedi i circa 100 m di cresta nevosa fino alla cima segnata da un palletto a cui è fissata una scatola con il libro di vetta.
Discesa: in caso di neve instabile scendere per l'itinerario di salita, altrimenti scendere lungo la bella Val Nual. Attenzione: la traccia in fondo valle per raggiungere l'auto è lungo una pista da fondo non sempre in discesa. Se non avete voglia di fare 30 minuti di fondo, è meglio lasciare un auto a Dieni, fare l'autostop fino a Sedrun o prendere il treno (3 stazioni).



Gruppo delle Alpi Ticinesi

Pizzo Rotondo, 3192 m
da All'Acqua (Val Bedretto). S3 (AD/3.2), E2, disl. 1600 m, esp. SE ****

Informazioni: Gita completa su pendii sostenuti e difficoltà contenute in 2 punti, un tratto sui 40° dopo il rifugio e il canale a 45° che si sale a piedi fino in vetta. Difficile trovar econdizioni ottimali, subito dopo una nevicata i pendii sono pericolosi, una volta stabilizzati la neve è facile trovarla crostosa. Buona fortuna.
Da All'Acqua (1614m) salire per il sentiero al rifugio Piansecco (1988m) quind salire i pendii ripidi (40-45° su neve dura) a nord del rifugio ai piedi del contrafforte a quota 2349 m per salire nel vallone a destra che porta al Passo di Rotondo. Poco prima del passo risalire in direzione NW i pendii che portano alla base di due couloirs. Il couloir che porta alla vetta è quello di destra (salendo). Lasciare gli sci e risalire il couloir (neve dura e rotta da tracce, difficile da sciare) a piedi, prendere il ramo destro che porta con qualche passaggio di roccia in vetta. Discesa per lo stesso itinerario.


Chuebodenhorn, 3070 m
da All'Acqua, S3 (F/3.1), E1, disl. 1460 m, esp. SE/SW****


Informazioni: Gita molto bella su pendii ideali e talvolta abbastanza ripidi, che offre la possibilità di combinare con canali di sci ripido. Richiede neve sicura.
da All'Acqua (1614 m), salire per sentiero alla Capanna Piansecco (1982 m). Continuare in direzione NNW e verso quota 2300 piegare verso W fino al Gerenpass 2670 m. Aggirare in direzione NW un costone su terreno ripido e salire sulla cresta SW in vetta, o se in condizioni sicure la pala W fino a pochi metri dalla vetta che si raggiunge con qualche facile passaggio di arrampicata (I).
Discesa : per l’itinerario di salita. Possibile la discesa lungo il Couloir della Dama lungo la parete NE (cornici, spit sul posto per calata). In questo caso si raggiunge il Passo di Rotondo e da qui si scende fino a quota 2220 da dove si piega verso destra per riprendere l’itinerario di salita.
Traccia GPX + Couloir della Fiamma

Poncione di Cassina Baggio, 2859 m
Couloir della Fiamma, S4 (PD/4.3), (40-45°, qualche metro a 50°), E2, disl. 1200m, esp. NE ****


Informazioni : bellissimo couloir incassato e regolare con una bella spada di granito (la Fiamma). Peccato che sia un po’ corto (150m).
da All'Acqua (1614 m), salire per sentiero alla Capanna Piansecco (1982 m). Continuare in direzione NNW e verso quota 2300 piegare verso W in direzione del Gerenpass che non si raggiunge. Verso quota 2600 puntare il couloir sulla sinistra. E’ quello centrale dei 3 presenti e l’unico con sbocco in alto e contraddistinto dalla caratteristica Fiamma sulla sinistra del canale. Se le cornici lo permettono è possibile uscire sulla cresta del Poncione di Cassina Baggio (noi non ci siamo riusciti) che porta alla vetta (2850 m)
Discesa, dal canale oppure dalla normale del Poncione.

Poncione di Val Piana, 2660 m
da All'Acqua (Val Bedretto). S1 (E/1.2), E1, disl. 1050 m, esp. N ***

Informazioni: Gita molto frequentata con qualche tratto che richiede neve sicura.
da All'Acqua seguire per 50 m la strada per Nufenenpass e scendere a sinistra al ponticello sul Ticino. Salire il pendio sulla sx orografica della Val Cavagnolo tenendo i piloni sulla dx. A 1850 m ca attraversare il torrente verso sinistra, poi continuare per alcuni brevi tratti pianeggianti alternati a tratti più ripidi nel centro della valle. Piegare a est verso quota 2320, salire un tratto sui 30° che porta ad un tratto più pianeggiante che raggiunge il colle fra il Poncione di Val Piana a sinistra e la q. 2766 m a destra . Salire la ripida dorsale WSW del Poncione di Val Piana fino alla vetta. Discesa: per l’itinerario di salita, oppure e’ possibile scendere per la Val Piana. In questo caso rdiscendere fino a quota 2460 ed entrare in Val Piana. A quota 1880m in corrispondenza di un casolare attraversare a destra e portarsi nell'altra valle. Scendere all'Alpe di Valleggia e prendere la strada per Ronco.
Traccia GPX

2009


 2021

Cima di Lago, 2690 m
da All'Acqua per la Val Cavagnolo (Val Bedretto), S2 (E/2.2), E1, disl. 1560m, esp. N/W ***

Informazioni: Gita non molto frequentata credo a causa del dislivello e di qualche metti e togli le pelli, ma che offre dal Poncione di Valpiana solitudine in una zona altrimenti super frequentata.
Da All'Acqua seguire per 50 m la strada per Nufenenpass e scendere a sinistra al ponticello sul Ticino. Salire il pendio sulla sx orografica della Val Cavagnolo tenendo i piloni sulla dx. A 1850 m ca attraversare il torrente verso sinistra, poi continuare per alcuni brevi tratti pianeggianti alternati a tratti più ripidi nel centro della valle. Piegare a est verso quota 2320, salire un tratto sui 30° che porta ad un tratto più pianeggiante che raggiunge il colle a 2589 m a destra del Poncione di Val Piana. Scendere a questo punto sul Ghiacciaio di Valleggia, perdendo circa 100 m di quota, e dirigersi verso est al Passo della Cima di Lago che non si raggiunge, ma verso quota 2640 m prendere a destra (SW) oltrepassando un dente roccioso sulla cresta NE che scende dalla Cima di Lago già visibile. Da qui continuare a salire lungo la cresta (cornici !) fino alla cima ch esi raggiunge con gli sci. E’ possibile anche continuare fino al Passo della Cima di Lago (noi infatti non abbiamo visto il passaggio verso la cresta), scendere 50m e risalire per intero la pala est della Cima di Lago.
Discesa: per l’itinerario di salita (consigliato). E’ possibile scendere per la Val Piana (necessario condizioni di neve stabili sul pendio NW e la parete N del Valpiana). In questo caso scendere fino a quota 2540 ed entrare in Val Piana aggirando il Poncione di Val Piana. Arrivati verso quota 1880m attraversare a destra e portarsi nella valle di fianco Loita di Dentro e scendere a Mott sulla strada. Da qui ritornare a All’ Acqua (2 km circa). A quota 1930 noi abbiamo invece preso il sentiero verso sinistra che con numerosi sali e scendi riporta in Val Cavagnolo.
Traccia GPX


Pizzo Grandinagia, 2774 m
da All'Acqua (Val Bedretto). S2 (PD/2.3), E1, disl. 1100 m, esp. N ***

Informazioni: Gita molto frequentata fino al colletto, poca gente prosegue fino in cima.
Da All'Acqua seguire per 50 m la strada per Nufenenpass e scendere a sinistra al ponticello sul Ticino. Salire vagamente lungo il sentiero estivo e taversare la Val d'Olgia su pendii dolci (possibile tagliare) quindi puntare ai pendii che secndono dalla cima (versante NW). Si arriva ad un colletto con vista sulla Valle Cavagnolo. Continuare su un primo risalto ripido (35°) ed un secondo ai piedi del quale si lasciano gli sci. Salire la breve cresta esposta a piedi


Marchorn, 2962 m
da All'Acqua (Val Bedretto). S3 (PD/3.1), E1, disl. 1450 m, esp. N ***

Informazioni: richiede neve sicura alla boccjetta di Formazzora, tratto alpinistico alla cima.
Da All'Acqua si risalgono i pendii nel bosco vs l'Alpe di V. Olgia. Prima di salire al Passo di San Giacomo stare sui pendi di dx orogr. nella gran conca che rimane sotto i pendii W del Pizzo Grandinagia. Salire seguendo i tralicci alla bocchetta di Formazzora (35°). Traversare (occhio ai pendi sulla vs dx che al sole possono scaricare) vs SW e risalire il ghiacciaio del Cavagnoo. Dalla selletta possibile salire al Pizzo Fiorina (F) o a dx al Marschorn (PD+, II, esposto) per roccette.


 

 

Helgenhorn, 2837 m
da All'Acqua (Val Bedretto). S1 (E / 1.1), E1, disl. 1220 m, esp. SE *

Informazioni: Gita facile con pendii sciabili nella parte alta e sotto il Passo San Giacomo ma complessivamente si racchetta troppo per i miei gusti. Si sale per il bosco seguendo il sentiero che porta al Passo San Giacomo e poi a dx in cima.

 

Pizzo del Narèt, 2208 m
da Ossasco (Val Bedretto). S2 (E / 2.2), disl. 1300 m, esp. NW *

Informazioni: Gita facile e abbastanza sicura, fare attenzione ai pendii NE quando si è a quota 2100 e al valloncello che porta al Passo del Naret.
Da Ossasco, salire il sentiero nel bosco sulla sinistra orografica del torrente. Continuare in direzione SSE, passare di fianco l'Alpe Cristallina (a sx a q. 1800) e continuare nella valle. Verso q.2100 si nota spesso qualche valanga dai pendii sulla destra, si risale qualche risalto e si raggiunge un ripiano verso q. 2150. Si lascia l'itinerario che porta alla Capanna Cristallina per la Val Torta sulla destra e si continua diritti in direzione SE verso l'evidente Passo del Narèt (2438 m). Al passo si sale su cresta NE sciabile fino alla cima (2588 m).
Discesa per l'itinerario di salita. All' Alpe Cristallina è possibile prendere una strada e pendii molto piu sciabili che parte in direzione NE al Piano di Pescia, da qui scendere ancora fino al ponte a q. 1538 oppure continuare, in caso di scarso innevamento, fino a Tre Croci. Da qui si raggiunge la strada a 500 m del parcheggio di Ossasco.


Foisc, 2208 m
da Madrano - Airolo (Val Leventina). S1 (E / 1.3), E1, disl. 1000 m, esp. E-SE *

Informazioni: Gita facile e sicura, di ripiego e ideale dopo nevicate abbondanti e con nevi poco assestate anche se ben poco sciabile. Protetta per la magggior parte da un bosco fitto quindi ideale nelle giornate ventose. Bosco all'inizio comunque ripido se si parte da Madrano, ma possibile salire da Brugnasco (820 m disl) per sentiero + dolce. Al 2° tornante dopo Madrano per Brugnasco salire per sentiero lungo la dorsale che passando per le case di Rutan porta facilmente alla cima. Discesa passare dalle case di Ce di fuori e ricongiungersi alle case di Rutan e proseguire fino a Brugnasco (bosco sopra Madrano troppo fitto). Noi l'abbiamo fatta con pericolo 4 con un corso SA1 !


 

 

Pizzo Stella o Martschenspitz, 2688m
da Bosco Gurin (Valle di Bosco, Val Maggia). S2 (F / 2.2), E1, disl. 1185 m, esp. SE-NE ****

Informazioni: Gita molto varia, prima in boschi di larici poi su pendenze sostenute fino in cima. Un po' lungo l'avvicinamento in auto.
Da Bosco Gurin, splendido paese walser in Val Maggia, si sale sui pendii E del Pizzo Stella con varie possibilità di salita o salendo lungo il sentiero estivo verso Bann o salendo verso Teil e Bort. Arrivati a quota 2300 e superato l'alpeggio di Bann salire il ripido pendio a NE che porta alla cima (neve assestata). Si può salire anche dal versante italiano passando il passo H. Furggu (non fatto). 


 

 

Piz Larescia, 2195 m
da Pianezza - Olivone (Val Blenio). S1 (E / 1.1), E1, disl. 1100 m, esp. NE-E **

Informazioni: Gita facile e iper sicura, ideale dopo nevicate abbondanti e con nevi poco assestate. Noi l'abbiamo fatta con pericolo 4 con un corso SA1 !
Da Pianezza (Olivone) si sale sulla strada e boschi radi sino alla radura a q.1368 quindi sempre su strada/sentiero proseguire alle baite a q. 1636 e 1738. Risalire nel vallone a W e raggiungere la vetta.

 

 

 

Gruppo dell'Adula

Pizzo Tambò, 3279 m
da Montespluga. S2 (F+/2.3), E1, disl. 1350 m, esp. E ****

Informazioni: Dalla strada dello spluga, salire per i pendii sull sx a q. 2065m. Ripidi, attenzione se neve non stabile. Stare sotto le rocce e salire un canalino ripido (max 40° per 10m), quindi proseguire per valloncelli e terrazzamenti puntando al Lattenhorn. Stare sul versante italiano per salire al Tamborello. Da qui scendere per una ventina di mertri e portarsi sotto la cima dove si lasciano gli sci. Risalire a piedi stando sulla cresta. Roccette facili (F+) qualche passaggio un po' esposto. Bel panorama da lassù. Discesa diverse possibilità sia sul versante svizzero sia su quello italiano, sfruttando i molteplici canalini che disegnano i versanti della montagna. Bella gita, una classica.


 

 

Pizzo Ferré, 3103 m
traversata Val Loga - Val Melera
da Montespluga. S3 (PD- / 3.2), E2, disl. 1200 m ****

Informazioni: Bella attraversata con discesa di soddisfazione su firn possibile anche in pieno inverno. Da fare con neve sicura. Necessarie 2 auto, uno la si lascia a Mottaletta, l'altra a Montespluga. Da qui si sale per la Val Loga al biv Cecchini, quindi si scende sul ghiacciaio e si sale fino alla sella (3h). In 30 min si raggiunge la vetta con bella arrampicata di misto seguendo la cresta esposta (1 pass. II). Ridiscendere alla sella e passare sul vers. S attraversando a W la cima senza perdere quota. Imboccare il primo canale di discesa sul vers S: 45° all'inizio ma neve normalmente buona, quindi 40° per ca. 500m. Si arriva in Val Medera,  vallone deserto che si scende interamente fino a 1900 m ca per poi dirigersi verso dx per ritrovare la strada che porta sul fondo della Val Febbraro e quindi a Mottaletta.