Valle di Susa
Monte Pirchiriano
Via Intersezionale alla Sacra, TD, 6a+, 600 m***
Informazioni: via abbastanza discontinua sia come difficoltá (dal III al 6°+ con varianti di 6c e 7a) che come continuitá (diversi tratti da percorrere a piedi tra le balze rocciose).
Qualche tiro molto bello, placche strapiombi, diedri, c’é di tutto.
Attacco: da Torino, superare Sant’Ambrogio, e lasciare l’auto al Parcheggio Ferrata San Michele. Camminare oltre il Lago dei Camosci e dopo la recinzione termina, entrare nel bosco, seguire
la base delle rocce fino a dove lo sperone si avvicina di piú alla strada (10 min., lasciare perdere le indicazioni con bollino blu che portano alle placche di san Michele), abbandonare il sentiero e
alzandosi di una trentina di metri si trova l attacco (targhetta in legno).
L1 – 5b, 25m, inizio ingaggioso, poi piú facile, da unire con L2
L2 – 6a, 25m, passo iniziale, possibile azzerare con cordone sul posto
L3 – 4b, 25m, traverso ben appigliato, da unire con L4. Dalla sosta S2 possibile variante diritta 7a che porta alla fine di L4
L4 – 3c, 30m, facili gradoni
L5 – 3c, 30m. Si arriva al Terrazzo del Pic nic, camminare verso destra
L6 – 5b, 30m. Si arriva al Viale del Tramonto, camminare dritto alle Placche di San Martino e prosguire sulla via con resinati
L7 – 6a, 30m, placca delicata e continua, ma con protezioni ravvicinate
L8 – 5c, 25m, un altro tiro di placca. Si arriva al Bosco degli Animali Vaganti. Camminare dritto, il tiro seguente si trova verso sinistra.
L9 – 4c, 30m
L10 – 6a+, 25m, tiro chiave con chiodatura lunga sulla parte verticale (qualche maillon infatti sul posto), uscita dal tettino invece azzerabile. Utile un dado o friend 0.4-0.5. Si arriva alla Cengia dei Torrioni
L11 – 5c, 10m, sostare dopo 3 spit
L12 – 5b, 40m, continuare sotto il tetto seguendo la fessura e il masso (chiodi e spit blu), passare l’albero (cavo metallico) e su terreno muschiato nel diedro canale arrivare ad un secondo albero (cordone), qui salire
a sinistra su muretto appigliato (chiodo a sinistra). Se si vuole fare la variante 6c su resinati continuare direttamente a sinistra sul muro strapiombante.
L13 – 4a, 25m, salire i facili balzi (II) poi continuare su muretto appigliato. Unire a L14
L14 – 4c, 30m, placchetta finale
L15 – 5b 20m, placchetta. Si arriva al Bosco degli Gnomi dove si incrocia il sentiero della ferrata. Camminare a destra per il sentiero e salire a sinistra seguendo le indicazioni blu per l’Intersezionale (100m)
L16 – 4a, 25m, unire con L17
L17 – 5a, 30m, placca finale. Si arriva al Bosco del Giaciglio, camminare dritto
L18 – 4c, 30m salire all’interno di un canale, non sostare alla sosta ma continuare all’attacco del tiro seguente (sosta su friends o su cordini su massi, alberi)
L19 – 6a, 25m primo passo strapiombante ma ben ammanigliato, piú delicato sopra su terreno muschiato e piedi non evidenti, placca finale piú facile se presa dopo l’alberello. Scendere a piedi all’intaglio dove si
incrocia la ferrata.
L20 – 4a, 25m, la via sale dove ci sono i cavi della ferrata e prosegue dritto (la ferrata va a destra) su spit blu. Unire con L21. La variante con i resinati sopra il cartello Intaglio é data di 6b.
L21 – 4c, 25m. Si arriva al Sentiero Bgt. San Pietro, camminare tendendo la sinistra
L22 – 4c, 25m (sul sito Altox é data 3 ?). Unire con L23.
L23 – 5b, 30m bel tiro verticale con buoni appigli (sul sito Altox é data 4 ?)
L24 – 5c, 30m salire all’inizio dritto poi verso destra su un diedro strapiombante ed esposto ma con buoni appigli. Un altro bel tiro che sul sito Altox é dato 5 ?
Discesa: dalla fine della via, salire seguendo la ferrata fino al muro dell’ Abbazia. Scendere per sentiero con ringhiera verde e con alcuni saliscendi si raggiunge la strada asfaltata vicino all’ingresso della Sacra.
Scendere al parcheggio e qui prendere il sentiero sulla sinistra (cartello) per San Pietro e per Sant’ Ambrogio (1h). Obbligo una visita al Birrificio San Michele !!
Da Pinerolo seguire le indicazioni per Talucco. Continuare lungo la strada fino al suo termine. Salire per il ripido sentiero sulla sinistra seguendo le indicazioni
Rifugio Melano / Casa Canada, arrivare in 10 minuti al Colle Ciardonet e da qui scendere fino a raggiungere un bivio, prendere a destra il sentiero per il rifugio Melano.
Informazioni: la via più facile della Sbarua. Bel diedro finale. L'attacco è
sullo spigolo dello Sperone Normale, dopo Zucchero Forever e prima della
Variante alla Normale leggermente più difficile (V+)
L1 salire lo sperone sopra la croce da sinistra spostandosi verso destra
superando un primo risalto, continuare su placche e fessure, sosta su catena, IV
L2 prendere una fessura, quindi una rampa di alcuni metri, salire a sinistra in placca
poi verticalmente ma facile fino alla sosta sopra un blocco, IV-
L3 prendere
a sinistra e salire il diedro, uscire a destra, fino alla cengia dove si sosta.
Catene che collegano le altre soste delle altre vie sulla destra (volendo si puo
uscire a sinistra per sentiero), IV
L4 salire per facili saltini (spit)
e raggiungere il pezzo famoso della via, il "passo del gatto". Salire sulla
cengia sormontata da un tetto che bisogna percorrerla strisciando verso destra
per 5-6 metri, quindi salire per un diedrino verticale e sostare, III+
Discesa: proseguire per facili rocce verso sinistra in cima e quindi prendere il
sentiero verso sinistra per scendere.
Informazioni: via molto bella, un bel primo tiro esposto e ben ammanigliato e
due tiri finali stupendi in diedro e dulfer. Grande Giusto ! Nello sperone
Centrale, la via attacca a sinistra della Via Sperone Centrale in verde.
Placchetta metallica alla base con scritta Ronco Gervasutti. Soste con anello e
catena.
L1 salire la placca con la grande fessura sulla sinistra,
aggirare lo spigolo e continuare per lame con arrampicata esposta quindi al
termine salire un muretto alla sosta, 35m, V+
L2 salire in obliquo verso
sinistra alla sosta, 15m, III+
L3 salire il bel diedro verticale con buoni
appigli, sosta sulla destra, 30m, V
L4 continuare nel diedro a destra dello
strapiombo, 15m, V (possibile concatenare L3 e L4)
L5 salire il diedro in
dulfer (tiroo chiave e famoso della via) fino al suo termine, 25m, V+
Discesa: seguire le catene verso sinistra che arrivano alla sosta L3 della
Normale da dove si scende a piedi nel canalone. Possibile proseguire in cima
lungo L4 e L5 della Normale.
Via Scuola Paolo Giordano, 6b o 6a/A0, 140 m****
Informazioni: via molto bella con un diedro finale meraviglioso.
L'attacco è posto qualche metro a destra rispetto alla via Sperone Centrale
L1 6a+
placchette e diedri ben chiodato.
L2 6a+ traverso vs sx
L3 piccolo strapiombo
iniziale quindi lama e diedro 6b.
L4 6a+ il + bel tiro speroncino e diedro
finale ben protetto.
L5 roccia quarzosa viscida V+.
Discesa: doppie in via
Lo Sperone Rivero è il primo sperone a destro rispetto alla bastionata che sovrasta il rifugio. Dal rifugio prendere il sentiero che costeggia fino ad una pietraia tra le Placche Gialle e lo Sperone Rivero. Risalirla per 50 metri e piegare verso destra per boschetto raggiungendo brevemente la base dello sperone.
Informazioni:
via abbastanza carina anche se intersecata in alto da diverse vie. Per l'attacco salire a sinistra dello sperone oltre lo spigolo, placchetta metallica con il nome della via.
L1 salire lo sperone e sostare sotto il diedro aperto. IV
L2 entrare nel diedro aperto e quindi salire la bella fessura in dulfer,
faticosa, V+
L3 sulla parete davanti sale una fila di spit, è Bon Ton (VI). Rivero sale a sx
nel piccolo diedro (IV), quindi al chiodo con fettuccia piega a sx nettamente su
una cengia obliqua
L4 traversare ancora a sx per infilarsi in un diedro molto netto e bello, salire
fino al tetto giallo e piegare a sx, I
L5 non andare a sx nel diedro spittato a nuovo (6a+ di La made degli imbecilli è
sempre gravida), non salire dritto lungo gli spit grigi (6a di Sotto il vestito
continua), ma salire a dx e poi dritto su placca V+
L6 continuare facilmente stando sul bordo sx III.
Discesa lungo il sentiero a dx.
Informazioni: bella via rilassante su roccia ottima. Evitare dopo le piogge.
Oltrepassare la Via Rivero e costeggiare la parte destra dello sperone. Attacco subito a destra di Bon Ton
e prima di Vecchia Lira.
L1 salire verticalmente poi spiana, IV+
L2
appoggiata, pancetta, sosta su cengetta, V
L3 spostarsi a destra, prendere la
fessura, quindi placca fino alla sosta, V
L4 spostarsi a destra oltre lo
spigolo sosta all abase del diedro, V+
L5 salire il diedro, andare a
sinistra, quindi dopo un altro diedro continuare verso sinistra, V+
L6
traversare nettamente a destra, III
L7 placca facile finale, III+
Discesa in doppia
Sperone Cinquetti
Oltrepassato la pietraia che porta allo Sperone Rivero, continuare in piano fino ad incontrare un'indicazione sulla sinistra per lo Sperone Cinquetti. Risalire il canale tra il Rivero e il Cinquetti e piegare dopo qualche metro verso destra.
Via della Fontana, VI+ o V+/A0, 200 m***
Informazioni:
Via con tiri di placca obbligati e qualche passaggio faticoso invece azzerabile.
Roccia ottima, via non entusiasmante.
L1 salire lo speroncino umido,
spaccare sul successivo muretto e raggiungere la sosta, 20m, IV
L2 salire a
destra della sosta sullo spigolo e passare lo strapiombo sulla sinistra con
passo faticoso (cordone in loco per azzerare), poi più semplice fino alla
sommità. Continuare a piedi nel bosco per una decina di metri fino al muro
successivo, 35m, VI+ o V+/A0
L3 salire la placca verso sinistra fino sotto ad
uno strapiombo, 30m, IV+
L4 traversare a destra e superare faticosamente lo
strapiombo, sostare subito sopra, 20m, VI o V+/A0
L5 placca delicata,
traverso a metà verso destra quindi dritti per lama, 35m, V+
L6 ancora
placca, verso destra. Non puntare all'alberello sopra (sosta altre vie) ma alla
lama rovesciata stare a destra oltre lo sperone ed arrivarre poco dopo ad un
terrazzino con sosta, 30m, V
L7 salire verso il diedrino, ben spittato ma
fessura piccola per le dita, quindi spostarsi verso destra a prendere una
fessura più facile fino alla sosta su cengia, 25m, VI+ o V+/A0
L8 salire il
diedro prima in placca poi lungo la fessura fino alla sommità. Possibile sosta
sul bordo o su pianta, 25m, V
Discesa: scendere in direzione opposta alla via
(catene) e prendere il sentiero che scende dal canalone.