Dolomiti di Auronzo e del Comelico
Giro delle Tre Cime, Croda dei Toni
da Campo di dentro e ritorno in Val Fiscalina, E, disl. 2700m, 4 gg
Itinerario che abbiamo fatto con i bimbi di 6 e 8 anni in 4 giorni. A parte il giro attorno alle Tre Cime di Lavaredo il resto è senza affollamento con panorami sempre molto belli.
Itinerario: Dal posteggio a quota 1509 nella Val Campo di dentro, prendere il sentiero che tra pini mughi porta alla piana dove sorge il rifugio Tre Scarperi. Qui abbiamo pernottato.
1° giorno: Continuare nel piatto vallone alluvionale e giunti nel punto in cui si biforca prendere quello di sinistra che sale fortemente tra massi e ghiaioni. Raggiunte pendenze minori tenendo fedelmente il sentiero 105 si supera un tratto agevolato da
scale di legno, superato il quale si fiancheggia a destra la Torre di Toblin e il Sasso di Sesto per arrivare in breve al rifugio Locatelli. Non avendo trovato posto abbiamo fatto ancora un pezzo per arrivare al Rif Lavaredo (disl. 1000m)
2° giorno: Giro delle Tre cime, prima il versante sud poi il versante nord passando sotto le torri (grande scarica di sassi che per un pelo non ci ammazza tutti sotto la Piccola). Andiamo a dormire al Rif. Locatelli e al pomeriggio facciamo
un giro alle gallerie del Paterno.
3° giorno: grande traversata, preso il sentiero 101 verso il Rif. piani di Cengia quindi il 107 verso la Croda dei Toni (magnifico panorama), scesi a prendere il 103 (ripido ma ce l'abbiamo fatta) e risaliti alla Forcella Giralba per
ridiscenere al Rif Carducci. Disl. 600 m ma molto sviluppo.
4° giorno; ritorno alla Forcella Giralba, ridiscesi al Rif. Comici e quindi in Val Fiscalina dove abbiamo lasciato una macchina.
Giro delle Tre Cime di Lavaredo e Croda dei
Toni
da Bagni di Maso (Val
Fiscalina, BZ), E, disl. 2010 m
Gallerie di guerra del Monte Paterno
da Rif. Locatelli (BL), E, disl. 440 m
Informazioni: Facile escursione lungo le gallerie scavate dai militari italiani durante la prima guerra. E' incredibile vedere quanto è capace di fare una guerra. Le gallerie percorrono tutta la cresta che dalla forcella di Lavaredo porta alla forc di Toblin. Necessaria assenza di vertigini per alcuni passaggi esposti (attrezzati). Volendo dal Passo dei Camosci è possibile salire alla cima del Paterno (ferrato, tratti di II)
Dolomiti di Ampezzo
Tofana di Rozes per la Ferrata Lipella
da Falzarego (BL), EE, disl. 1490 m
Informazioni: Ferrata molto bella e suggestiva, mai impegnativa. Necessario passo sicuro. Da Landries (sulla strada che da Cortina porta al Falzarego) salire lungo il sent 442 sotto alla Tofana fino all'ingresso delle gallerie del Castelletto. Percorrere i 500 m di gallerie che servirono in tempo di guerra ai militari italiani per piazzare gli ordigni esplosivi sotto gli appostamenti dei tedeschi. Le gallerie sono umide ma attrezzate, indispensabile una buona torcia. Quindi si continua lungo la parete ovest della Tofana con arrampicata divertente su roccia solidissima fino alla Punta Tre Dita (4h). Poi lungo la cresta in cima. Discesa lungo la normale sul versante est fino al rif. Giussani e quindi per splendidi ghiaioni alla partenza.
Dolomiti di Zoldo
Monte Pelmo, 3168mInformazioni:
Da Villanova si raggiunge il rif. Venezia. Noi abbiamo dormito in tenda....
siamo dei romantici. Dal sentiero che porta alla F.lla d'Arcia si sale per un
ghaiione a sx che conduce alle rocce del Pelmo e quindi alla famosa cengia di
Ball. La si segue vs sx con alcuni passi da arrampicata per superare le numerose
interruzioni tra cui c'è il famoso Passo del Gatto (II, 4 chiodi in loco). Si
esce sul Valon che si rimonta facilmente costeggiando la spalla est e poi sopra
traversare a sx sulla spalla ovest. Verso la fine si raggiunge il nevaio che cmq
è coperto da detriti e molto ridotto. A questo punto in cresta per facili rocce
si è in cima. Il panorama è eccezionale.
Sasso di Bosconero, Dolomiti
da Pontesei (Val di
Zoldo, BL), EE, disl. 1640 m
Informazioni: Gita un po' lunga ma molto piacevole con tratto finale di arrampicata non difficile. Da Pontesei in Val di Zoldo si sale per bosco (sent. 485) fino al rif. Bosconero. Da qui per ghiaione ripido (sent. 482) alla forcella della Toanella e poi alla forcella subito a sx di fianco al ghiaione del Bosconero lungo la normale alla cima. Qualche passaggio di arrampicata (I) e alcune cenge finali poco esposte conducono alla cima. Discesa lungo i bei ghiaioni di sassi piccoli. Salita 4h.
Tamer
da Pralongo, Valle di Zoldo (BL), E, disl. 1050 m
Informazioni: Gita poco frequentata con qualche passaggio un po' esposto e di arrampicata facile. Da Pralongo si sale per bosco lungo il sent. 524, quindi su ghiaione fino alla forcella della Porta. Da qui su cengia esposta ma comoda, si arriva ad un canale ghiaioso a sx quindi per rocce elementari e un passo di facile arrampicata arrivare in vetta.
Pale di San Martino
Sentiero Buzzati al Cimerlo
da Chalet Piereni (Val
Canali, TN), EE, disl. 1100 m
Informazioni: Escursione molto bella in uno dei + belli angoli delle Pale, panoramica con tratti di arrampicata facile. Tratti attrezzati con catene. Necessario piede sicuro. Dalla Val Canali salire per la Valle Pradidali (sent. 709), poi prendere il sent. 742 (Sentiero dei Cacciatori) dove si cammina sotto l'imponente Sass Maor su cenge in parte attrezzate. Quindi si sale in cresta lungo canali ad inizio stagione innevati, da qui in cima. Per completare l'anello si scende dal sentiero attrezzato Dino Buzzati passando dentro un caratteristico camino sotterraneo attrezzato, molto bello.
Sentiero delle Sedole
da Cant del Gal (Val
Canali, TN), EE, disl. 1100 m
Informazioni: Giro non tanto lungo per un breve assaggio delle Pale. Necessaria assenza di vertigini. Dalla Val Canali salire per la Valle Pradidali (sent. 709), dopo i tornanti sotto la Pala Canali prendere il sentiero di destra che con piccola arrampicata porta alla Forcella Sedole. Qui è possibile salire al Sasso delle Lede o riposarsi sul montarozzo a destra (Camp d'Ostio) pieno di stelle alpine. Scendere con sentiero un po'monotono verso il rif. Treviso e quindi Cant del Gal
Traversata della Fradusta
da Rif. Rosetta a Rif. Treviso (TN), E, disl. 500 m
Informazioni: Panoramica traversata dell'altopiano delle Pale di San Martino, poco dislivello (500 m in salita e 1600 in discesa) se si usa la funivia ma percorso abbastanza lungo (7 ore andando tranquilli). Prevedere 2 auto (una da lasciare in val Canali e una a San Mrtino). Da San Martino salire al rif Rosetta con la funivia, quindi seguire in saliscendi il sent. 709 (attenzione con la nebbia ci si perde facilmente) fino al Passo della Fradusta. Qui salire alla cima della Fradusta per il ghiacciaio (assenza oramai di crepi) e per cresta finale. Dalla cima scendere verso la cresta est che porta alla forcella Alta del Ghiacciaio (sent 708) e quindi al Passo di Canali. Da qui scendere in traverso in discesa (sent. 707) fino al rif. Treviso. Scendere quindi alla Malga Canali dove avete lasciato l'altra auto.
Dolomiti Bellunesi
Monte Agner per la Ferrata Stella Alpina
da Rif. Scarpa (BL), EE, disl. 1170 m
Informazioni: Ferrata impegnativa verticale (in libera VI) attrezzata con fittoni e corda. Dal rif. Scarpa in 4h si raggiunge il bivacco Biasin. Da qui in 25 min alla vetta attraverso un percorso molto panoramico ma esposto. Discesa lungo la normale fino a Frassené (possibilità di prendere la seggiovia, chiude alle 17)
Giro dello Schiara per la Ferrata Sperti
da La Stanga (BL), EE, disl. 2150 m
Informazioni: Giro di 3 giorni attraverso il gruppo dello Schiara. In novembre non abbiamo incontrato anima viva e ci siamo goduti i bivacchi nella pace di questo posto. Uno dei ricordi in montagna più belli. Unico inconveniente le zecche. Il primo giorno siamo partiti da La Stanga e abbiamo risalito la Valle de Piero (sent. 505). Sentiero lungo e faticoso (attenzione a non seguire il sentiero dell'Enel, il 505 rimane alto sul fiume). Siamo arrivati al bivacco Lussato con la nebbia e l'imbrunire e a momenti non trovavamo nemmeno il bivacco (si trova poco dopo il rif. V Alpini). Posto magico e molto bello. Il secondo giorno siamo partiti per la Ferrata Sperti, non male, attrezzata il giusto. Siamo arrivati al bivacco della Bernardina (6 posti) dopo 6 h di cammino con vista sulla Gusela del Vesovà e la Valle Belluna. Il terzo giorno (dovevamo fare la cima ma il Caldo ha tirato su la cena) siamo scesi tranquilli lungo il sentiero 503 e la Val Vesova.
Escursione nei Monti del Sole
da Gene Bassa fino a Forcella Zana (Val del
Mis, BL), E, disl. 900 m
Informazioni: Gita che permette una prima visita in questo bellissimo e selvaggio posto. Unico inconveniente le zecche in estate. Qui si propone di arrivare fino alla Forcella Zana percorrendo tutta la Valle Soffia che attraversa i Monti del Sole. Il sentiero è a tratti attrezzato, molti ruscelli e frane durante e dopo le pioggie.
Monte Pizzocco
da Roncoi (Val Belluna, BL) E, disl. 1440 m
Informazioni: Montagna molto slanciata a vederla da valle ma salita poco interessante. Da Roer di Roncoi fino a dopo il Biv Palia nel bosco abbastanza monotono. poi cresta erbosa e qualche tratto su roccia. Ottimo panorama dalla cima.